Cos'è bandito giuliano?

Salvatore Giuliano: Il "Re di Montelepre"

Salvatore Giuliano, soprannominato Turiddu o Re di Montelepre, è stata una figura controversa della storia siciliana del dopoguerra. Nato a Montelepre, in provincia di Palermo, il 16 novembre 1922, e morto a Castelvetrano il 5 luglio 1950, fu un bandito e separatista siciliano, coinvolto in diverse attività criminali e politiche.

Giuliano divenne un bandito in seguito a un incidente con i carabinieri nel settembre del 1943. Iniziò quindi a guidare una banda che operava nelle zone montuose intorno a Montelepre, compiendo rapine, sequestri di persona e omicidi.

La sua fama crebbe rapidamente, alimentata dalla sua abilità di evadere la legge e dalla sua retorica populista, che lo presentava come un difensore dei poveri e un oppositore del governo centrale italiano. Giuliano si presentava come un paladino della sicilianità e sostenitore dell'indipendenza%20della%20Sicilia, entrando in contatto con movimenti separatisti come il MIS (Movimento per l'Indipendenza della Sicilia).

Il suo coinvolgimento nella strage%20di%20Portella%20della%20Ginestra del 1° maggio 1947, dove morirono 11 persone e decine rimasero ferite, segnò un punto di svolta nella sua parabola. La strage, perpetrata durante una manifestazione del Primo Maggio, è ancora oggi oggetto di controversie e speculazioni sulle reali motivazioni e sui mandanti.

La morte di Giuliano, avvenuta a Castelvetrano nel 1950, è avvolta nel mistero. La versione ufficiale parla di un conflitto a fuoco con i carabinieri, ma molte teorie suggeriscono che sia stato tradito e ucciso dai suoi stessi uomini, su ordine di figure potenti interessate a farlo tacere. La figura di Giuliano rimane un simbolo controverso nella storia siciliana, oscillante tra l'immagine del Robin%20Hood locale e quella di spietato criminale. La sua vita e la sua morte hanno ispirato libri, film e opere teatrali.